Ho pensato a questo articolo per diversi mesi, anzi per più di un anno! Tuttavia, ho aspettato il momento giusto (oggi). Il motivo lo scoprirai in fondo all’articolo .
Tra gli aspetti che più amo del viaggio è il contatto con la cultura locale e le persone. Tuttavia, non sempre è facile stringere amicizie. Per esempio, trovo che le nostre culture europee siano piuttosto chiuse e difficilmente è possibile conoscere persone locali e stringere amicizie. Non mi piace generalizzare e la mia affermazione nasce spontanea dalla mia quotidianità. Durante il giorno corro per prendere il treno, poi la metro, pranzo al volo, corro da un cantiere all’altro e poi ancora metro, treno, lavoro da casa fino a quando arriva sera e la giornata è finita. Sicuramente, in tutta questa frenesia la possibilità di stringere amicizie è per lo più nulla. Fortunatamente, siamo tutti diversi e questo non accade nella mia amata Asia!
In molti articoli ti ho raccontato quanto il mio viaggio in Indonesia sia stato speciale (trovi gli articoli dedicati nella sezione Indonesia), ma non mi sono mai soffermata sull’aspetto amicizia.
NANANG
La prima amicizia che strinsi fu con Nanang, uomo di 30 anni originario dell’isola di Java. Lui mi accompagnò per tre giorni da Surabaya a Bali, condividendo insieme l’auto prenotata da me e Alberto. Con lui visitammo bellissimi luoghi come il Monte Bromo, le cascate gemelle e le piantagioni di caffè Kalibendo. Sempre con Nanang su una nave locale attraversammo lo stretto che separa Java e Bali. Grazie a lui vivemmo bellissime esperienze e prima di salutarci ci scambiammo i contatti Instagram. Tutt’ora siamo amici e ci scriviamo presto. Sicuramente, quando torneremo in Indonesia passeremo a trovarlo.
RAGAZZE DELLE SULAWESI
Il secondo incontro fu molto “local”. La maggior parte degli indonesiani non hanno la possibilità di viaggiare in Europa, così camminando per le strade, templi,…, è facile essere avvicinati da locali che in cambio di un sorriso, chiedono di scattare una foto con loro. Ebbene, io non mi tirai mai indietro e con gioia abbracciai ognuno di loro. Durante la mia visita al tempio Ulun Danu Bratan avvenne uno dei momenti più divertenti di tutto il viaggio. Quel giorno stavo camminando e leggendo della storia del templio, quando sentii a circa 10 metri di distanza delle ragazze gridare: “Miss! Miss!”. Incuriosita mi voltai e vidi un gruppo di ragazze correre verso di me. In due secondi mi accerchiarono e mi abbracciarono per scattare una foto con loro. Fu un momento divertente e Alberto riuscì a catturare quel momento. Il fatto curioso è che quella sera trovai su Instagram la foto di una ragazza del gruppo ed iniziai a seguirla. Lei ricambiò il follow e mi inviò le fotografie che scattarono con il loro telefoni.
MANUELA
Il terzo incontro fu assurdo, di quelli che nemmeno si possono immaginare! Era sera inoltrata e stanchi decidemmo di lasciare il Saraswati Palace di Ubud e far ritorno in hotel. Nonostante l’orario il traffico era molto intenso e tra le numerose auto parcheggiate Alberto riuscì ad intravvedere l’auto del nostro hotel. Così sbrigandoci la raggiungemmo, ma era già occupata da una coppia. L’autista chiese alla coppia se fossero disponibili a condividere il passaggio. Loro risposero affermativamente. Ovviamente, ognuno di noi parlò in inglese, ma appena l’auto partì dissi in italiano ad Alberto: “sono stati molto gentili”. Sentendoci parlare in italiano loro dissero: “Siete italiani!”. Iniziammo a parlare e scoprimmo che oltre a condividere il passaggio è l’hotel condividevamo la città di residenza. Inoltre, tornata in hotel un baleno mi attraversò la mente ed esclamai a gran voce: “penso di aver già visto Manuela su Twitter!”. Così iniziai a cercarla tra i miei following e dopo pochi secondi la trovai. Ci scambiammo un po’; di messaggi e decidemmo di rivederci e scattare una foto insieme. È proprio vero che il mondo non è poi così grande!
SUBIN
L’ultimo incontro è davvero speciale perché grazie ad Instagram è nata una vera amicizia. Il penultimo giorno a Bali, insieme ad Alberto, decisi di passeggiare per il mercato del centro di Ubud. Prima di lasciare l’hotel l’autista ci chiese se volessimo condividere l’auto e senza nemmeno pensare dicemmo subito di si. Dopo pochi minuti arrivò una coppia e salimmo tutti insieme in auto.
La ragazza si sedette affianco a me e parlammo per circa 15 minuti. Lei mi chiese le nostre origini e quando sentii “We come from Italy” impazzì. Iniziò a dire che visitare l’Italia era un suo grande sogno, che amava la pasta, la pizza e che tutti gli uomini italiani sono belli e romantici. Sorvolando su quest’ultima affermazione (non poi così vera) fu una conversazione molto interessante al quale prese parte anche l’autista. Arrivati al Palazzo di Ubud, ci salutammo e non ci rivedemmo più. Era il 13 agosto del 2016. Infatti, tra i numerosi argomenti di quel quarto d’ora e poco più ci furono i nostri futuri spostamenti. Io e Alberto raccontammo che stavamo per lasciare l’Indonesia: il giorno dopo (14 agosto) saremmo partiti per Jakarta ed il successivo ancora per tornare a casa.
Con gli occhi lucidi tornammo a casa.
Passarono i giorni, le settimane, passò un mese, quando un giorno su Instagram vidi un messaggio in direct. Era Subin, la ragazza coreana, pazza per l’Italia!
Grazie ad una foto da me condivisa con il tag dell’hotel mi riconobbe e mi scrisse. Da quel momento iniziammo a scriverci quasi ogni giorno, a parlarci tramite videochiamate per me notturne e per lei mattutine (da me era mezzanotte e stavo andando a dormire, mentre a Seoul le 7 del mattino).
Un anno fa decise di lasciare il Sud Corea e trasferirsi a Cambridge per qualche mese a studiare inglese. Così ancor prima di acquistare il volo Seoul – Londra comprò il biglietto Londra – Milano per venire in Italia e passare il Natale ospite a casa mia.
Oggi (21.12.2018) è il grande giorno e alle 22 andrò a prenderla all’aeroporto. Saranno giorni entusiasmanti e la porterò in giro alla scoperta di una piccola parte d’Italia. Non vedo l’ora!!
Non ho fotografie con Subin, ma questi giorni recupereremo sicuramente! Potrai seguire queste giornate su Instagram e Facebook.
2 commenti
Quanto è bello fare nuove amicizie in viaggio!!!
Anche a me è successo lo scorso anno con un ragazzo americano conosciuto a Buenos Aires. Pensa che è venuto a novembre a Torino solo per trovarmi e visitare la mia città!
Ciao Paola! Sono felice che sia successo anche a te, sono esperienze che arricchiscono molto! Non c’è nulla di più bello dello scambio culturale. Un bacio